AGUA

Sole e luna ☀️🌙

Una volta ho letto in un bar “ Chi beve per dimenticare, è pregato di pagare prima! “

Ho riso molto! Diciamo che mi diverto con poco, a proposito di riso, mangio paella da quindici giorni e devo dire che non mi dispiace affatto, nonostante sia un italiano doc per come vivo e per tutte le mie passioni anni 70.

Il cibo per un italiano in vacanza è spesso un elemento di disagio, ma possibile che noi italiani viviamo di calcio e cibo ?

Incredibile ma vero!!

Ma le donne invece!?

Mai argomentato la prospettiva di una donna in vacanza, le donne ed il cibo hanno una relazione ben diversa, son felici già con un insalatone dagli ingredienti più disparati, nonostante nella loro quotidianità sono artefici di primi piatti di grandissimo successo.

Io personalmente ultimamente ho un rapporto delicato con il cibo, paella a parte; in pratica io continuo ad amarlo ritagliandogli un ruolo prioritario mentre lui ha deciso di odiarmi!

Non voglio generalizzare, non tutti i tipi di cibo mi odiano, magari a qualcuno sto un pochino antipatico ma in linea di massima il signor Lattosio, le farine derivate dal grano, le uova e qualche altro tipo di conservante è in guerra con il mio intestino per motivi a me sconosciuti!

Una mosca bianca sostiene che “ l’intestino è il secondo cervello…” è quindi risolto il problema, tutto ciò che mi frulla per la testa finisce per essere elaborato nel mio intestino?!

Allora sono fregato!

Quindi mi impegno a non provocarlo, cerco in ogni modo di non stressarmi o di non ingerire alimenti a cui sono intollerante, ma il più delle volte accecato dalla fame e speranzoso in una trattativa di pace tra il colon e il mondo del food, abbasso la guardia e cedo alla tentazione di quelle pietanze che apparente mi sembrano innocue, che poi come una bomba ad orologeria a distanza di cinque ore e trenta minuti esatti dall’ingerimento, mi provoca malessere.

Che cazzo ho mangiato?!?!

La mia domanda ricorrente, vado a ritroso di qualche ora e sbucano, pizzettine innocenti, “che sarà mai un pezzo di Margherita con mozzarella, farina e lievito, un misero panino bomba, o dei biscottini innocenti a base di farina uova e burro, magari salse e saline poi velenose!

Questo processo simile ad una biopsia mentale, rivela sempre che io sono un’ottimista, non penso mai che ingerendo qualche boccone per assecondare le mie papille gustative viziose, mi farà convivere con crampi e dolori frustranti!

Una scrutatrice m’ha detto “siamo quello che mangiamo…” e allora come non prestare attenzione a quello che metti in bocca!

Cosi il mio tanto decantato “amor proprio” comincia proprio impugnando le posate, al contrario rispetto al vostro punto di vista; rispettarsi già nutrendosi.

E pensare che in un altro momento storico era tutto diverso, mangiavo non curandomi di quello che pensava il mio intestino, a dirla tutta per tanti anni ho ignorato la sua esistenza e le eventuali antipatie derivanti da ciò che ingerivo.

Così come ormai consuetudine, il fattore Tempo dimostra la sua valenza indiscutibile in ogni aspetto della mia vita;

Come si cambia in base al tempo e aggiungerei allo spazio, in cui viviamo.

Il nostro approccio alla vita, il modo in cui veniamo recepiti o il nostro stesso valore, può variare in base al tempo, e al luogo in cui viviamo quel preciso momento.

Spesso mi piace immaginare di fare un salto nel passato; mi immagino catapultato in un secondo negli anni 70, cosa sarebbe cambiato nella percezione che hanno gli altri di me?

Probabilmente io che mi definisco un uomo d’altri tempi, se ci fosse la possibilità di tornare indietro non durerei più di una settimana, oppure sarei stato molto apprezzato con i miei modi “ carini e gentili “.

Ma cosa cambia, in fondo sono sempre io, ho gli stessi contenuti, gli stessi interessi, lo stesso modo di gesticolare mentre parlo o di toccarmi i capelli se imbarazzato, lo stesso trascorso che in qualche modo mi ha formato, eppure il mio valore potrebbe variare, in bene o in peggio.

Chi mi conosce, sa che vivo in una terra di origine vulcanica, da qui le tante sorgenti di acqua minerale e le fontane magiche da cui sgorga l’acqua gassata.

E niente di più congruo per una valutazione è l’acqua con tutta la sua purezza; e pensare che è l’unico prodotto alimentare in commercio ad essere incolore ed insapore, ma da cui siamo dipendenti più di qualsiasi droga!

A parte la necessità di averne in una traversata nel deserto, o il desiderio di andare a prenderne una bottiglia prima di andare a letto dal Timon di Formentera, il valore di una bottiglia può subire molteplici inflazioni o deflazioni in base al punto di osservazione, ma soprattutto in base al luogo o al tempo in questione;

Incredibile come un liquido incolore ed insapore riesca a trovare un argomento degno di un articolo, più di un gin tonic o qualsiasi tipo di champagne. Così una semplice e banale bottiglietta d’acqua, diventa oggetto del mio articolo, scritto in una notte in cui in quest’isola di acqua ne è caduta talmente tanta che fissando il soffitto mi sentivo come fossi una barca a vela che “ bancheggia ” ; ma tra i flash dei fulmini che illuminavo la stanza buia, tra milleduecentotredici milioni, pensieri intrecciati, vibrazioni e dejavù ho compreso quanto dietro una bottiglia d’acqua, c’è il senso profondo di tutte le cose.

Parliamo del suo valore, commercialmente una bottiglia d’acqua al supermercato costa circa 50 centesimi, al bar di fianco la stessa bottiglietta costa almeno 1 euro, se invece attraversiamo la strada e ci sediamo al primo ristorante o in qualsiasi albergo può arrivare a costare fino a 4 o 5 euro, in aereoporto forse 6 e in una qualsiasi discoteca di Ibiza di euro ne occorrono almeno 10 o 12; insomma la bottiglietta è la stessa, la marca anche, l’unica cosa che cambia è il luogo perché in fondo ogni luogo da un valore diverso allo stesso prodotto.

E se questo funzionasse anche con ognuno di noi?

Sarebbe bello ricordarsi della propria purezza e di prendere consapevolezza di quanto siamo importanti, del nostro stesso valore.

Indipendentemente se in vetro o in plastica, liscia, gassata, molto frizzate, fredda, temperatura ambiente o se è quella della Ferragni, è importante che sia pura e limpida, dissetante ed idratante.

E quando invece ti sentì inadeguato, incompreso, o addirittura una nullità, quando pensi di non valere niente e quando tutto ciò che hai intorno tende a sminuirti, cambia luogo, non fermarti dove sei, abbi il coraggio di cambiare e andare in un posto dove vieni capito, apprezzato e considerato per ciò che realmente sei.

Non tutti son dotati di buongusto o hanno il dono di apprezzare e comprendere quanto vali, ma tutto questo non deve svalutare il tuo vero valore.

Quindi, proprio come la famosa bottiglietta d’acqua, circondarti di persone che riconoscono esattamente quanto vali, punta in alto, ricorda che da qualche altra parte son disposti a pagarti a caro prezzo pur di averti, di viverti e di conoscerti; diversamente vi sono fontane pubbliche in ogni angolo della città dove l’acqua cade per decine di litri al minuto ogni giorno da anni. Detto questo siate naturali, come l’acqua!

Luogo e data : 4 ottobre 2021 Formentera ore 08:16 am Fulmini, saette e tanta acqua

Colonna sonora :Brano di Jarabe de Palo “Agua”Link : https://youtu.be/2GhF2mPKnDg

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...