
Non è l’8 marzo e neppure la festa della Mamma; non ho mai condiviso la cattiva abitudine di concedervi un giorno di festa o un anniversario per ricordarci di quanto siete speciali! Non credo di aver amato mia madre un po’ di più durante queste ricorrenze, tantomeno nel giorno del suo compleanno.
Pertanto non trovo rispettoso assegnargli un giorno dell’anno per onorarle, per lo stesso identico motivo non vi è appunto “ la festa dei maschi ”; ma le più agguerrite farebbero sicuramente accenno alle tante battaglie della storia per rivendicare i tanti diritti e fondamentalmente gli stessi riconosciuti agli uomini, e a tal riguardo confermo quanto detto! Vorrei tanto in un “giorno normale” dedicarvi ed omaggiarvi di un pensiero, proprio come se fosse la vostra festa, affinché possiate festeggiare ogni singolo giorno dell’anno, che dico, ogni istante della vostra vita, perché senza di voi anche il più crudo e cinico uomo sulla terra sarebbe un’essere inutile ed insignificante, figuriamoci un gentiluomo!
Oggi vorrei condividere un testo che ho trovato profondo oltre che interessante, dedicato non a tutte le Donne, perché per loro hanno già riempito le biblioteche di tutto il mondo, ed a loro è stato dedicato ogni biglietto d’amore oltre che singole pagine volanti; ma vorrei rivolgere il mio pensiero a quelle Donne che almeno una volta hanno perso l’orientamento, quelle che non vedono più sorgere il sole, a cui le stelle non brillano più, quelle che non riescono a leggere l’orologio senza numeri, che non dormono mai prima di fare il segno della croce, quelle che rincorrono la serenità, quelle che son sicure di non trovarla più, quelle che piangono e quelle che non riescono a farlo, quelle ingenue e quelle che non hanno paura e attraversano sentieri pericolosi, quelle che hanno paura e anche quelle che vivono nel terrore di dire che hanno paura di qualcuno o di qualcosa, quelle che prima di dormire guardano sotto il letto, quelle che ogni mattina non distinguono la realtà dall’incubo, quelle forti ma fragili, quelle ricche di qualità ma private della loro luce, quelle che mentono per non dire bugie e quelle che la verità fa male! Dedico questo articolo a qualsiasi Donna che si è sentita stanca o persa e a tutte le quali prima o poi capiterà di sentirsi così, perché i sentieri della sensibilità possono essere terribili da attraversare con la fragilità del proprio cuore.
A voi dedico quanto scritto da Riccardo Bertoldi:
Le donne fanno spesso l’errore di perdersi.
Si perdono in amori sbagliati,
in storie che le consumano,
in amicizie deludenti,
in giornate tristi.
A volte, le donne si consumano.
E un poco alla volta smettono di sorridere,
di ballare, di meravigliarsi.
E poi fanno l’errore più grande.
Si dimenticano chi sono e come lo sono diventate.
Dimenticano di essere speciali. E rare.
Poi, però, ed è questa la bellezza delle donne,
arriva un giorno in cui stravolgono tutto,
e dicono “no, così non va”.
E riaprono gli occhi.
E in quel momento,
guardandosi allo specchio,
si ritrovano.
In uno sguardo nuovo.
In una pettinatura insolita.
In una sfrontatezza improvvisa.
Si riscoprono uguali, ma diverse.
Più forti. Più vive.
Ed è bellissimo
quando una donna si innamora
di sé stessa.
Luogo e data: Loft AE bedroom – 13 gennaio 2c2i – am 02:38
Colonna sonora: Fiorella Mannoia – Penso a te – ( testo di Lucio Battisti ) interpretazione meravigliosa!
Link : https://youtu.be/UVJs1mxOtps