“Prima di diventare una matita o un tavolo, diventa chi sei….“
“ E poi ti accorgi che tutta quell’ombra ti infreddolisce…vorresti che il raggio di sole ti colpisse in pieno e quelle foglie imponenti con il loro movimento ondulatorio fanno penetrare un fascio di luce tagliente che anziché proteggerti diventano un fastidio…. “
pensiero di una domenica d’estate in cui il tuo desiderio più grande è sdradicare le radici intrecciate a tutto e tutti e andare da qualche altra parte dove vento, pioggia, sole diventano l’opportunità per conoscerti meglio……
Lei una giovane pianta che cresce sotto uno di quegli alberi secolari dal tronco spesso, rugoso ed imponente… la sua posizione è la più invidiata, il privilegio di stare lì protetta da ogni tipo di minaccia; nessun agente atmosferico riuscirà a piegarla e con delle forti radici che reggono il terreno sotto di lei sarà sempre al sicuro….
questo è quello che si dice di lei…..niente di più vero! Ma lei non teme la tempesta, la vera tempesta è dentro di sè…. il suo vivere immobilizzata senza nessuno scossone fa di lei un essere privo di emozioni, le radici intrecciate alla sua storia saranno anche un privilegio per molti ma finiranno per farla seccare….
nella notte lunga e buia sogna una fitta pioggia, un acquazzone che piega i suoi deboli rami e inonda il terreno sotto di sè…
sogna un caldo sole d’agosto di quelli bollenti e una brina d’autunno….. mai un fiocco di neve si è posato su una sua foglia…..
Lei è una sognatrice, forse perché vive di racconti altrui…. sa ascoltare ed ama immaginare… ha sentito storie di alluvioni ed uragani…. tempeste e siccità …. storie paurose ma dal lieto fine, al suo risveglio spesso alza gli occhi al cielo per assistere al suo primo tramonto ma è troppo nascosta dai tronchi di chi le ha dato la vita…
Così in quella gabbia di legno, radicata a quel terreno fertile da generazioni, si domanda qual’è la cosa più giusta…quando sarà il turno suo…e se mai potrà raccontare di una lunga notte, quando in una bufera di neve ha usato tutta la sua forza per sorreggere quel penso e non spezzare nemmeno uno dei suoi rami deboli…
giornate infinite le sue, trascorse a cercare risposte ovunque…. domande a cui nemmeno il legno del suo legno è in grado di rispondere…
devo scusarmi con i lettori, perché questa storia non ha un lieto fine … la giovane pianta non ha speranza, se nn attendere che un fulmine abbatta chi le fa ombra e un boscaiolo decida di farle luce…. lei è obbligata ad attendere che il destino decida per lei….
non siate alberi… siate liberi…
Ogni rifermento a Pinocchio e all’ikea è puramente casuale
luogo: un posto bellissimo che la tua mente è in grado di immaginare
Colonna sonora “ Iron Sky – Paolo Nutini – “