Come va? …potrebbe andare peggio…!?

IMG_6500“Come va?” : disse il giovane con aria spavalda di chi ha dalla sua il doppio dei suoi anni ancora da vivere, mentre con passo svelto incrociò l’uomo anziano, che lasciandosi alle spalle la porta dell’edicola, si incamminava impugnando il suo bel quotidiano..                    ” Potrebbe andare peggio…” : rispose l’anziano con un sorriso forzato che metteva in evidenza le rughe sulla fronte, mentre con una mano portava il giornale sotto l’altro braccio, come in una morsa tra la manica e il fianco.

Questo incontro fortuito e casuale quella mattina aveva un qualcosa di insolito; i due a qualche metro di distanza di lì a poco sarebbero stati l’uno di fronte a l’altro, e nel mentre i due scambiarono queste battute della durata  di qualche secondo, due generazioni. proprio come due rette, trovavano il punto di equilibrio, davanti ad un bar, un’ edicola e una pescheria di paese. Due vite differenti, proprio come due rette con caratteristiche diverse che se fossero state parallele non si sarebbero mai potute  incrociare, ma su questa terra e sotto questo cielo, tutto può succedere.                                In questo stesso istante da qualche parte sta già succedendo..

  ” Potrebbe andare peggio?!?! ” : ribattè il giovane incuriosito, e col dire sarcastico rallentò il suo passo spostando il busto nella direzione dell’uomo, sfilandosi la mano che teneva comodamente in tasca, un pò come a sfidarlo, spostò gli occhiali da sole poggiandoli sulla fronte,  lo fissò chinando leggermente la testa quasi a cercare la risposta negli occhi dell’uomo e affermò : ” vorrebbe dire, potrebbe andar … meglio ?! “;  l’uomo sospirò  e in quello stesso istante il sorriso lasciò spazio ad un’ aria piena e compiaciuta di chi ne ha viste tante, e ribattè : ” potrebbe andare peggio ragazzo.. !! ” e alzò lo sguardo al cielo quasi ad invocare qualcosa. Il giovane esitò a controbattere, voleva capire dove quell’ uomo voleva arrivare, quasi a pretendere un insegnamento; in quegli attimi, in quel preciso istante successe qualcosa di misterioso, due rette lontane l’una dall’altra, una più lunga e con uno spessore talmente marcato da farla sembrare imperfetta, l’altra più corta e sottile, delicata quanto un filo, incrociarono il loro cammino, si sfiorarono prima e scontrarono poi, come una fusione. In quel punto come due cavi elettrici che entrano in contatto o un flusso di energie o dati passano da una parte all’altra, proprio come avviene in una staffetta, si scambiarono / passarono qualcosa… un messaggio o un esperienza.                                                                                           L’uomo abbassò nuovamente il capo e sposto’ lo sguardo dal cielo, passando di poco sopra i capelli dorati e luccicanti del giovane, finendo dritto a fissare i suoi occhi, prese fiato e con voce calma si lasciò andare ad uno sfogo: ” Pensi che non abbia mai visto le cose dal tuo punto di vista? Pensi che io sia nato vecchio e non abbia mai vissuto la tua età? Sei così certo di non invecchiare ? E se ti dicessi che la vita per te non sarà mai tutta in discesa ? ”                                                                                                                                       Una scarica di domande, come un pugile che si ritrova all’angolo, il giovane incassò tutta quella saggezza ad ogni colpo, ammorbidito dal guantone della genuinità degli anziani .

Il giovane confuso con aria un pò smarrita guardandosi intorno cercava dentro di sè un qualcosa da dire, ma l’uomo replicò : ” Impara a vedere le cose da più punti di vista, e vivrai meglio : non ti può andare sempre meglio di così.. Non è una regola, oggi il tuo percorso è in discesa e forse non ne sei neppure consapevole ma domani o oggi stesso, tutto può cambiare, l’inclinazione potrebbe essere diversa, la tua comoda discesa potrebbe trasformarsi in una faticosa salita, e tu ne resterai sorpreso perchè speravi in un’ inclinazione migliore che ti permettesse di rotolare facile:  questo è quello che tutti sperano..!

Le parole dell’uomo avevano aperto un nuovo modo di vedere le cose per il ragazzo : il bicchiere mezzo pieno era ormai un esempio superato, qui entrava in ballo il caso, il tempo, il destino e non c’ entrava nulla l’attitudine ad accontentarsi. Un nuovo #puntodivista,  l’imprevedibità della vita e il tempo tiranno, un giorno l’avrebbero portato a rispondere alla domanda ” Come va? ” allo stesso modo di quell’ uomo…                 Tra un clacson, un cane che abbaia e il suono delle campane l’uomo proseguì il suo cammino dopo avergli strizzato l’occhio e tirato un buffetto….

Tratto da una storia vera.

Colonna sonora  :  ” A MANO A MANO ” – Rino Gaetano