11:11

Il primo 11:11

Uno dei miei migliori pregi e peggior difetti, è che ho un approccio con l’igiene e la cura del corpo che ahimè non appartiene a gran parte delle donne che conosco .

Ai tempi dell’università,fui nominato “CREMINO” dai i miei coinquilini, perché prima di uscire avevo un rito di creme e cremine ovviamente a loro sconosciute; ero il solito ritardatario.

Problema questo ormai superato perché mi anticipo, così riesco a fare tutto attivandomi mezz’ora prima. E’ un guaio che io non riesca a rinunciare alla mia “Beauty routine” come la chiamerebbe una donna, che vuole intendere una serie di cose che riguarda il rito mattutino o serale del benessere del corpo. Nel mio caso c’è il momento immediatamente successivo alla doccia, in cui passò dal mobile delle varie creme corpo, capelli, viso e chi più ne ha, più ne metta e concludo l’ultimo passaggio dallo scaffale in cui scelgo: l’orologio, al ripiano posteriore gli occhiali da sole ed a quello superiore invece il profumo; Quest’ultimo è un momento particolare, se dovessi per estremo ritardo saltare quel passaggio la mia giornata sarebbe per tre motivi infelice; oh cazzo! Ho dimenticato l’orologio! e a catena anche gli occhiali ed il profumo!!! “

Può sembrare strano ma quei metri quadrati sono indispensabili per me, ci sono mattinate in cui proprio non resisto e torno a casa solo per occhiali profumo e già che ci sono orologio.

Di quest’ultimo ho imparato anche a farne a meno, insomma ci sono giorni in cui la sua utilità è sostituita in pieno con lo smartphone anche se portarlo al polso mi completa molto di più.

Di recente ad esempio ho scelto un orologio, di quelli che solitamente metto nelle occasioni speciali , come nel giorno di San Valentino, ed ho pensato fosse il suo turno affinchè tenendolo al polso, il mio pensiero sarebbe stato diretto a chi ha avuto il piacere di donarmelo.

A metà mattinata, ho ruotato il polso e nell’avvicinare lo sguardo allo schermo ho notato che le lancette segnavano un orario differente da quella che era la mia ipotesi di ora corretta.

L’orologio si era fermato mentre il tempo no!

Su questo concetto del tempo che passa e delle lancette ferme mi ero già imbattuto qualche giorno fa, con un orologio da parete di quelli di design che solitamente ti regalano quando compri casa o ti trasferisci in un nuovo appartamento.

Apprezzo molto il mio orologio da parete, molto bello ed occupa praticamente un intera parete, non ha numeri evidenti, solo 4 rombi cromati che segnano un quarto, mezzo, quarantacinque e dodici e poi le lancette molto più piccole al centro dei 4 rombi, qualcuno non saprebbe che ore sono ma su quella parete completamente bianca cattura la mia attenzione più volte al giorno.

Il paradosso è che chi me l’ha donato non mi dedica neppure un secondo all’anno di quell’orologio, probabilmente questo è il motivo per cui non sono incentivato a sostituire la batteria stilo e ormai segna le 11:40 da diversi mesi.

“Come si può regalare un segna tempo e poi non condividerlo? Mah! “

Torniamo a noi..

Qualcuno dei miei ospiti me l’ha fatto notare diverse volte suggerendomi di aggiornare l’ora e di cambiare le batterie, ma io per non ammettere la mia pigrizia, ho tergiversato da buon paraculo dicendo che l’orologio da parete mi da la sensazione che il tempo mi rincorra di continuo. Quindi nella pausa pranzo o nel post cena è come se il mio sguardo fosse sempre orientato a quella parete, come se fossi sempre in ritardo rispetto a qualcosa; ritardo nell’andare a dormire, ritardo nel pranzare, il ritardo nell’andare a lavoro e nel godermi magari la pennichella pomeridiana.

Invece con l’orologio fermo la mia mente ignora del tutto il concetto del tempo che in quel momento sta passando e si concentra piuttosto su altre dinamiche e su quello che sto facendo quindi mi godo il pranzo, la pennichella, il film e tutto il resto.

Ritornando all’orologio da polso, per una qualche strana casualità, ho notato che anche le sue lancette son ferme da settimane alle 11:20 circa, probabilmente la batteria si sarà esaurita in uno di quei giorni in cui l’orologio era nel cassetto degli orologi, ma è solo una strana causalità.

Allo stesso tempo, ho fatto una considerazione; quanto dura il tempo di una batteria che alimenta la meccanica di un tipo di orologio medio?!

Cioè quanto tempo impiega un orologio ad esaurire completamente l’energia all’interno della batteria?

Ovviamente la domanda è pertinente, perché se l’orologio quotidianamente riesce ogni istante a misurare il tempo, anche una batteria carica a pieno regime ha una durata in tempo, pertanto ho cercato una risposta attraverso un ragionamento che potrebbe sembrare inutile e contorto ma anche no.

Diamo per scontato che nel momento in cui mi è stato regalato l’orologio, gli sia stata messa una batteria nuova, in termini di tempo, quanto dura la batteria di un segnatempo ??

quindi se noi analizzassimo il tempo con un’altra unità di misura potrei dire che dal giorno in cui mi è stato regalato ad oggi per esempio sono passati circa 22 mesi e sette giorni quell’orologio praticamente ha segnato il tempo per 22 mesi e sette giorni.

Se io analizzassi fra trent’anni il tempo di quell’orologio, potrei valutarlo anche in base all’energia consumata, in sintesi il concetto di tempo consumato è lo stesso dell’energia consumata nel tempo.

tutto questo potrebbe sembrare complicato se solo guardassimo l’orologio come un misuratore delle ore, se invece andassimo oltre quelle lancette probabilmente potremmo anche avere altre di risposte e dare significati differenti;

Negli ultimi mesi ho lavorato molto su questo aspetto e spostando l’asse dall’ora esatta e dai ritardi, ho riscontrato che dietro le lancette e i numeri si nascondono coincidenze intriganti.

Ho imparato a “farci caso”, quotidianamente siamo bombardati da coincidenze continue a cui diamo significati casuali e poco rilevanti;

Al contrario di molti ho lavorato molto su logica, casualità e “qualcos’altro “ perché secondo me c’è sempre “qualcosa sotto “ non posso credere che la vita sia tutta una banale coincidenza.

Così quando per intere settimane, senza alcun motivo valido, senza alcun suono di notifica, ma dettato solo dall’istinto, nel tirar fuori il mio smartphone, il tempo digitale misurato nel display ancor prima di sbloccarlo ha iniziato a misurare spesso solo numeri identici.

In qualsiasi fascia oraria, prendevo inspiegabilmente il telefono e in quell’istante, 11:11, dopo qualche ora 13:13 poi 16:16, 20:20 per intere settimane. Ancora oggi succede 10:10 11:11 e 18:18; questi ultimi due sempre ricorrenti, in particolare 11:11.

Incredibile tutti i giorni per almeno 3/4 settimane alle undici ed undici un movimento incontrollato ma anche del tutto spontaneo mi spingeva a guardare il mio smartphone con la stessa naturalezza con cui si sblocca per leggere un messaggio appena ricevuto, ed invece 11:11.

Tant’è vero che dopo aver condiviso questa curiosità con tutti o presenti facendo notare questa coincidenza ormai quotidiana, ho cominciato ad immortalare quel tempo con uno screenshot ed infine ho cercato risposte online, chiedendolo a Google..

Lí mi si è aperto un mondo, pare che gli Angeli abbia un modo tutto loro per comunicare …

Per conoscenza faccio un copia ed incolla al primo link che trovate se cercate “ numeri doppi significati “:

I numeri degli angeli sono sequenze di numeri che si ritrovano nella vita quotidiana: targhe, orologi o scontrini della spesa.

Non si tratta di semplici coincidenze. Secondo gli insegnanti spirituali, questi numeri sono messaggi degli angeli custodi o dell’universo spirituale.

Servono come segnali sul vostro percorso di vita, offrendovi una guida divina e intuizioni sulla vostra consapevolezza spirituale.

Targhe, numeri di telefono, prenotazioni e tanto altro come Orologi digitali:

Uno dei luoghi più comuni in cui si notano numeri d’angelo unici, numeri master o ore speculari, come le 11:11, le 12:34, le 20:20 o le 23:23.

Ogni incontro con un numero d’angelo è un invito a fermarsi e a riflettere. È un’opportunità per allineare i vostri pensieri alle vostre intenzioni e per riconoscere la presenza di un potere superiore nella vostra vita. “

A quel punto niente era più una coincidenza tutt’altro ho cercato di andare a fondo in questa dimensione parallela che continuava e continua ancora oggi a darmi indizi, sempre allo stesso modo.

Così dopo un mese in cui senza pensarci trovavo risposte, intorno alle 21 circa ha squillato il mio telefono in uno di quei momenti in cui sei preso a parlare della vita terrena, di perdite sulle vendite, iva a debito, studi di settore e smadonnamenti vari; una telefonata ha interrotto un dialogo ormai pesante.

Era al telefono una voce nuova con un numero nuovo, si è presentato con un nome ed un cognome che così su due piedi non mi ricordava nulla, confermato dal fatto, che dopo essersi presentato, ha sottolineato che non ci siamo mai conosciuti.

I quei primi trenta quaranta secondi ero confuso e anche distratto dagli argomenti fino a lì trattati, fin quando ha detto “ sono il fratello di Raffaele..”

A quel punto ho unito Raffaele al suo cognome e la mia mente ha creato un fotogramma in meno di un secondo in cui, in ordine cronologico;

un conoscente mi invia un annuncio di una moto “affare”, contatto il venditore Raffaele, ci scriviamo per settimane, ci diamo un appuntamento, vista e piaciuta, facciamo il passaggio di proprietà, insospettito dall’affare gli chiedo perché?!, mi racconta della sua malattia, se l’avessi saputo prima, non avrei approfittato!!, lui è felice per me, con un po’ di tristezza porto a casa la mia nuova moto e una storia triste, primo giorno in moto scrivo a Raffaele, secondo giorno in moto invio foto a Raffaele, ogni giro in moto racconto a Raffaele itinerario e curiosità, dopo tanti km e una galleria di foto condivise ho trovato in Raffaele anche un Amico, ci sentiamo spesso moto a parte, il napoli vince lo scudetto, Raffaele è felice, consigliami un film, scende da napoli, passa a trovarmi assaggia i cannoli, si innamora del Lab e gli regalo la felpa AE, poi torna in ospedale a Potenza altri due mesi ma non vuole vedermi, rimandiamo a quando sto meglio, “ Nun t voglj N’dusscà “, mi scrive quasi tutti i giorni, gli mando il mio libro, è ufficialmente il mio primo fan, commenta ogni mia foto con tantissimo entusiasmo, diventa un po’ uno stimolo a vivere la vita a pieno per me e per lui, segue la mia pagina delle ricette e spera di poterne assaggiare quanto prima almeno uno, dice che i miei piatti gli fanno tornare l’appetito e mi ringrazia, io aspetto impaziente, non mi risponde da tre giorni…..

“…..Sono il fratello di Raffaele, ho trovato il tuo numero sul suo telefono, ho letto la vostra chat, volevo che sapessi che Raffaele Lunedì 11 alle 11 è volato in cielo… “

A Raffaele ❤️

DATA E ORA : 11 aprile 24 05:38

LUOGO : Loft AE

COLONNA SONORA : Tempo di cambiare – Pino Daniele

Link : https://youtu.be/QxSXTwUF_fI?si=OeVEAYWh-819-ys4

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Published by: Emidio Marmora Blog

Un piccolo principe 3.0, quello che ci propone Emidio Marmora nel racconto della sua ricerca personale. Un diario che non segue una cronologia ma il filo lucido e prezioso dei ricordi, delle percezioni, dell'osservazione e della scoperta del mondo, delle persone, dei sentimenti, delle cose. Il protagonista scava dentro se stesso, guardando la sua storia attraverso la "ricomposizione emozionale" delle vite precedenti, maturando una visione del mondo che parte da un paese del sud Italia e abbraccia altre latitudini, sentendosi parte di una complessità affascinante.

2 commenti

2 pensieri su “11:11”

  1. Anche a me è successa questa cosa del tempo con le ore uguali ai minuti e ho scoperto questa cosa degli angeli ma adesso vado a cercare più raramente il sigmificato e il messaggio. Un post sui profumi lo faresti? Quali sono i tuoi preferiti?

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