ALL’UNA

3134388A-E647-447D-89B9-3A66C07EFF87“ Andrea!!! Andrea!!! “ rompe il silenzio una voce squillante… era la mamma che lo chiamava per il pranzo!!!!

“ Andrea! Vieni a mangiare!!!! “ lui si voltava a guardarla ma nn replicava, era troppo bello il suo nuovo gioco, l’aquilone giallo e blu che gli era stato regalato era diventato un ottimo compagno di giochi……

Non sembrava divertito, non correva e non rideva, sedeva a pochi metri dalla riva e con una mano impugnava la corda per pilotarlo e con l’altra si faceva ombra con la mano tesa come fanno i militari poco sopra la fronte … come se volesse guardare a lungo ma era solo per proteggere la vista dalla luce del sole. Come tutti i bambini conservava la grande abilità dell’immaginazione, riusciva a far scoppiare una guerra con due soli soldatini, e piegato sulle ginocchia,con una macchinina, per giunta senza una ruota, girava il mondo in un metro quadro..

La voce insistente della madre interrompeva la magia che quel momento gli stava regalando, “ è l’una! Si mangia! “;  Andrea continuava a chiedersi perché “all’una si mangia!! Ogni giorno la stessa storia, in prossimità delle 13 cominciava l’appello, e puntualmente doveva interrompere tutto ciò che stava facendo e andare a mangiare. Avrebbe tanto voluto rimanere a giocare, ma alle mamma del sud non toccategli la sacralità del pranzo, anche se non hai fame, “all’una si mangia!!!!”

Intanto il suo aquilone tagliava l’aria in due, c’ha messo un po’ a prendere il volo ma una volta su era leggero…poi di colpo perdeva quota, ma Andrea tirando a se la corda lo spostava in una posizione migliore…

anche l’aquilone ha un suo equilibrio, sfida la gravità usando il vento, non deve abbassare la vista o rischierà di finire in picchiata…il vento e la gravità sono per lui i due piatti di una bilancia senza uno dei due sarebbe un oggetto inutile.. un po’ come noi, senza il bene ed il male non potremmo avere il margine di valutazione delle nostre azioni ed ogni nostra scelta sarebbe indifferente.

Lui era affascinato dal suo movimento ma non solo, spesso il suo sguardo finiva per perdersi nel vuoto.

nei viaggi in treno sedeva sul lato finestrino dove vento e nuvole si inseguivano disegnando montagne bianche, a volte riusciva ad immaginare qualcosa, poi aspettava qualche istante e sperava il vento lo disegnasse per lui…..

Una volta gli era successo che nel tentativo di estrapolare da una montagna di nuvole un animale, decise di voler vedere un soffice coniglio bianco e all’improvviso il vento è riuscito a ricamare la sua sagoma…! Fu emozionante per lui…sullo sfondo di un cielo quasi turchese, aveva un grande coniglio bianco poi provó a pensare ad una carota, ma niente ad un certo punto era sparito anche il coniglio e quella sagoma stava diventando pian piano una pecora!

In pochi secondi trasse una conclusione: il vento non sa disegnare carote ma le pecore sono il suo forte!

La predisposizione dei bambini a comunicare con il mondo circostante è qualcosa di magico; se solo la metà degli adulti che conosco riuscisse a vivere così credo che vivrei meglio anche io…. ed ogni posto a sedere lato finestrino di tutti i mezzi di trasporto sarebbero gli unici ad essere occupati….

ma torniamo ad Andrea… avrà gradito il coniglio ripieno, con contorno di carote che la madre ha preparo per lui nel pranzo della domenica ?!

Ogni riferimento a conigli e carote è puramente casuale, non me ne vogliano gli animalisti ed i vegani

Luogo e data : Domenica 2/9/18  15:56 Watamu beach Kenia

Colonna sonora :Film muto – Kruger – piano e voce  “ e continuan le nuvole a giocare col vento disegnando di bianco il fondo del cielo……”

 

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