…perché non usciamo a benevento?!”
È così che inizia questa storia… ero in macchina con la mia Famiglia, quella vera! Quella indiscutibile, quelli che a come stanno le cose sono i superstiti, quelli che ci sono davvero… e ci sono sempre stati.. quelli che vorrei ci fossero sempre e per sempre…. e quel giorno erano tutti i macchina con me… (questo dimostra che son meno di 5…..pochi ma buoni )
così per far felice me…. “ dai usciamo a Benevento e mangiamo un gelato li…?! ”
credo che in quel tratto autostradale nella storia dell’automobile e della gelateria, mai nessuno abbia pronunciato quella frase…
”.. perché si dovrebbe uscire a benevento per un gelato!!!?”
Ero alla guida e non me lo son fatto ripetere più di due volte…decidere di spezzare il viaggio per una sosta nella mia bella benevento mi sembrava proprio un ottima idea, visto che ci vado di rado ma ogni volta è un’emozione…
Cosa c’è a benevento e cos’ha di così speciale questa cittadina da rendere così felice un viaggiatore seriale come me?!
Benevento ha un Arco di Traiano, una lunga storia che parla di STREGHE e niente di più …un bel po’ di storia…palazzi e qualche chiesa……
Ma per me è stata un letto e un tetto….. è stata un cielo e “quattro notti e più di luna piena…”..Benevento è stata una famiglia prima, una città poi……in quegli anni era un miracolo quotidiano; Lì ho conosciuto il grande valore dell’Amicizia, non solo, lì come si suol dire “ m’aggj m’parat a campá….”
Benevento ha avuto l’onore ed il piacere di presentarmi me stesso; proprio così, arrivai in questa cittadina nel settembre del 2003 quando ero uno sbarbatello con mille progetti e tante altre paure …e quella che per molti era la città delle streghe mi ha accolto, ospitato e coccolato per sei bellissimi anni… giorno dopo giorno mi ha arricchito e formato rendendomi ogni giorno una persona migliore…
così mentre giravo per le strade in cerca di un parcheggio… i miei occhi hanno cominciato a brillare….. e come mi capita di recente, quando sono particolarmente felice e in qualche modo commosso, mi chiudo in un silenzio misterioso e con un mezzo sorriso regalo sguardi dolci….
Il caso ha voluto che in quella domenica l’unico parcheggio utile era proprio quello sotto quella che fu la mia “prima casa”…quanti ricordi; ebbi un dejavu..quando in una domenica come quella scendevo da quella macchina con bagagli e provviste in quella che sarebbe poi diventata la “mia casa” e da lì in poi avrei conosciuto i miei coinquilini…. quanto pesava quella valigia, c’erano più ansie e paure che mutande e calzini…anche un po’ di pentimento e forse la determinazione dimostrata fino a quel giorno piano piano stava lasciando spazio al rimorso per aver montato tutta quella faccenda;
“ chi diavolo me l’ha fatta fare…!?!.”…
Trovavo la forza e la consolazione nello sguardo della gente….iniziavo a familiarizzare con i luoghi e i visi delle persone e mi domandavo se le persone che incontravo sarebbero stati poi persone che nel tempo avrei potuto frequentare…
E quella domenica ero un vulcano di emozioni, a distanza di troppi anni, passeggiavo per quelle strade che mi hanno fatto da scenario in tutte le esperienze….e in quei metri rivedevo tutto….proprio come un film….
è bastata un ora in quel posto per rigenerarmi….così ho promesso a quella città di ritornarci più spesso…ero davvero felice ed appagato, ma quella notte, una volta nel mio letto, quel letto dove mi culla il presente e sogno il futuro..non avevo fatto i conti con la malinconia…e in attesa dell’abbraccio del buon Morfeo un nodo si intrecciava alla gola e rivedevo “tutto prima e niente poi…”..e quel tutto era appagante ma il niente un profondo vuoto….
Fu una notte lunga, Morfeo ebbe paura di affrontarmi e mi lasció solo… io ricomposi il puzzle della mia vita universitaria, ogni pezzo era una gioia… ogni cosa andava al suo posto e quei pezzi si univano in forti abbracci….
così quando dalla finestra un fascio di luce illuminava un puzzle perfetto, il nodo si scioglieva pian piano..e il giorno aveva ormai preso il posto alla notte….quegli abbracci terapeutici, avevano accompagnato la mia lunga notte…..
Tra abbracci, lacrime e *magoni, il mio lungo puzzle era completato, mi voltai e al mio fianco su quel letto, c’era Morfeo……che stava già dormendo…
Luogo e data : BENEVENTO sette.dieci.duemiladiciotto
Colonna sonora : Måneskin “ torna a casa..”
Citazioni : *magone non è colui che con la bacchetta fa sparire il coniglio ma il coniglio che fa sparire “il magone”